Un Leopardi più attuale

Leopardi napoletano è il titolo della lezione-spettacolo ideata e progettata dai professori del Liceo Sigonio, Maurizio Clemente e Mariano Vuono. 

L’esibizione, che vede protagonisti alcuni studenti di 4ªD, è stata inscenata su apposite colonne sonore dirette dal prof. Vuono e intonate dagli alunni del Liceo Musicale.

Lo spettacolo è basato sulla recitazione di alcune opere leopardiane, in gran parte scritte nel periodo in cui l’autore si trovava a Napoli. 

Sono cinque le operette morali che vengono declamate dagli studenti:Dialogo della Moda e della Morte, Dialogo fra Ercole e Atlante, Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggero, Copernico, e infine, il Dialogo di Tristano e un amico.

Il prof. Clemente sostiene, infatti, che questa precisa scelta di dialoghi sia data particolarmente dal fatto che queste - riportiamo le sue testuali parole - “rappresentano un Leopardi che non viene analizzato in profondità in molte scuole”. 

Il fine principale dello spettacolo è quello di superare gli stereotipi della critica leopardiana, del disimpegno politico, dell'esclusività lirica e della sola chiusura al suo tempo. 

Leopardi, grazie a questa esibizione, si è rivelato più attuale e coinvolgente, catturando l'interesse e la meraviglia di tutti gli studenti del Sigonio che hanno partecipato.

Secondo il professor Clemente questa esibizione ha anche uno scopo morale ed etico oltre a quello di far conoscere l'autore, perché per lui “Leopardi è un maestro di morale moderna e laica, che insegna ai giovani ad essere liberi”.

Questo spettacolo è nato per far collaborare i vari indirizzi scolastici - dichiara Cristina Mirabella, preside del Liceo Sigonio - perché coinvolge, infatti, due dei tre indirizzi della scuola”. La dirigente ha, inoltre, sottolineato la difficoltà della rappresentazione, visto il linguaggio complesso che gli studenti hanno dovuto imparare a memoria per poter recitare i passi delle operette.

“Per lo spettacolo - aggiunge il prof. Vuono - mi sono dovuto adattare alla musica d’insieme composta da trombe, sassofono, batteria e pianoforte. Con questi strumenti mi è subito venuto in mente il film Le notti di Cabiria di Federico Fellini.”

“L'immaginazione, la creatività, il talento e il pensiero possono salvarci dalla pesantezza del vivere e aiutarci a trovare una strada per combattere l'esistenza e le sue insidie”, dichiara la professoressa di Lettere, Rita Stracuzzi, presente allo spettacolo. 

Già ne L’infinito, il suo capolavoro, Leopardi dimostra un forte attaccamento alla vita. “Quest'opera - commenta la prof.ssa Stracuzzi - costituisce un vero e proprio manifesto poetico per Leopardi e sottolinea la grande energia del poeta e la sua voglia di vivere sin da quando era giovane, nonostante le sue angosce”.

“Dal mio punto di vista, questo spettacolo è stato un successo. Spero che possa avere un seguito anche nei prossimi anni scolastici”, la conclusione della Dirigente, condivisa anche dal prof. Clemente.

Redazione Sigonio:

Noemi 5ªD

Letizia 5ªD